«È
questione di costi», afferma McDonald: non c’è abbastanza mangime non
transgenico da garantire la produzione di carne di pollo a costi che si
traducano in prezzi di vendita al fast-food abbastanza bassi per il
consumatore». La Repubblica, 29 aprile 2014 (m.p.r.)
Berlino. I rapporti tra Europa e Stati Uniti d’America sono spesso
difficili. Non solo sulla crisi con Mosca o sui poteri della National
Security Agency. Anche su argomenti ecologici, quali il cibo
transgenico, la vecchia coppia litiga da punti di vista opposti. Sta
accadendo tra la Germania, il più ricco e popoloso paese dell’Unione
europea, e McDonald’s, il colosso del fast-food. Già, perché in una
lettera inviata alla sezione tedesca di Greenpeace, McDonald’s informa
l’associazione ecologista di aver deciso di permettere di nuovo, dopo
tredici anni, l’uso di cibo transgenico per l’allevamento dei polli che
vengono poi macellati per portare in ogni filiale i chickenburger e le
chickenmcnuggets. Cibo transgenico, ritenuto normale dagli Usa ma temuto
come tossico e pericoloso dagli europei. Leggi tutto... (Fonte: eddyburg.it)
Nessun commento:
Posta un commento